martedì 1 luglio 2014

Un appartamento in 10 anni


Estate 2004. Esattamente 10 anni fa io e PapàPig, all'epoca ancora sprovveduti fidanzatini, ben
lontani dall'essere genitori, scegliemmo la nostra attuale casetta. Era un nuovo palazzo in costruzione, non distante dal nostro quartiere di provenienza. L'appartamento lo scegliemmo sulla carta ed eravamo felicissimi di esserne i primi proprietari: potevamo scegliere i pavimenti, le porte, i rivestimenti, come posizionare gli interruttori. E così facemmo. Periodicamente poi andavamo a guardare da fuori il nostro palazzo che cresceva e prendeva forma e fantasticavamo sulla nostra vita insieme in quella casa al quinto piano. Quando il cantiere divenne accessibile, iniziammo a visitare direttamente l'appartamento... il sogno che prendeva forma. Quando varcavo quella soglia, emozionata, pensavo al giorno in cui entrare in quella casa sarebbe stata routine, a quando magari sarei entrata con dei bambini al seguito.... Ma le fantasie di quei giorni erano astratte e non potevo arrivare ad immaginare davvero come sarebbe stato.
L'anno dopo, a fine giugno 2005, finalmente ci consegnarono le chiavi dell'alloggio. Il palazzo era ancora parzialmente un cantiere, con appartamenti da finire, rivestimenti degli androni da completare, ma la nostra casetta era pronta. Eravamo felicissimi. Il tempo di tinteggiare e montare cucina, bagni e camera da letto.... ed arrivò il 3 settembre 2005, il giorno del nostro matrimonio.
Dopo la festa, andammo a vivere nella nuova casa. Mancavano ancora le porte interne, tutto il soggiorno, i lampadari e tante altre cose. La casa rimbombava da quanto era vuota e senza porte interne c'era sempre luce, mi svegliavo sempre alle 6, perché era ancora estate.
In quei momenti, ho pensato che avremmo vissuto per sempre in quella casa. Avevamo anche una cameretta in più, se un giorno fossero arrivati dei figli.
Nell'autunno del 2005 arrivarono poi le porte, il divano, la sala, i lampadari. A Natale andai a "rubare" dalla cantina di mio papà il nostro vecchio albero, che tanto giaceva abbandonato lì da anni, dato che nessuno si prendeva più la briga di farlo e disfarlo. La sala era ancora incredibilmente spoglia, ma almeno avevamo il nostro alberello di Natale. Era l'inverno in cui Madonna uscì con Hung Up. L'ho ascoltato e ballato da sola così tante volte quell'anno, in quella sala spoglia, che ora non posso fare a meno di associarlo a quei giorni.
Il 2005 divenne presto 2006. A febbraio ci furono i Giochi Olimpici Invernali nella nostra città. Fu un periodo strepitoso, dove io e MaritoPig passavamo ogni momento libero ad andare in giro per la città ad assaporare l'atmosfera delle Olimpiadi, a guardare le luci e i colori, ad osservare gli atleti e i loro supporters che arrivavano da tutte le parti del mondo .... e ovviamente a vedere le gare! E' stato un periodo magico. Un inverno unico, che ricorderemo sempre.
In quel periodo stavamo bene. Eravamo tranquilli. Ma la casa sembrava sempre vuota. Forse perché ancora mancava un po' di arredamento. Forse perché era facile tenerla in ordine e pulita. Forse perché provenivo da una casa molto più "confusionaria" e "vissuta", spesso frequentata da amici. La casa mi sembrava sempre vuota, sempre con l'eco.
Nonostante questo, non pensavo minimamente di doverla riempire con dei figli!! Non mi sentivo pronta ed ero giovane: avevo 26 anni! Così ci tenemmo impegnati sempre fuori casa, con tante gite fuori porta, musei, mostre, cinema. E' stato un biennio decisamente culturale!
E poi nel 2007 invece qualcosa cambiò. In autunno arrivò FiglioPig e la casa di colpo diventò molto rumorosa.  Non era un bambino quieto e tranquillo. Piangeva tanto. E crescendo smise di piangere e iniziò a fare versi e a parlottare. E poi a parlare. Dal 2007 le pareti di quell'appartamento non hanno più conosciuto il silenzio.
E poi nel 2010 è arrivata FigliaPig, di indole più tranquilla. Ma non meno chiacchierona, soprattutto ora che ha 3 anni e mezzo.
E così quella casa, con due marmocchi, ha conosciuto pianti e colichette, schizzi di pipì e cacca liquida durante il cambio del pannolino, rigurgiti di latte e bava ovunque [che schifo, lo so! ma tant'è...]. In quella casa ci sono state anche le prime scoperte: afferrare un oggetto, battere le mani, le prime parole, gattonare e poi alzarsi, i primi passi, le prime pappe, bere dal bicchiere, mangiare da soli, il vasino... . E mettersi il grembiulino per il primo giorno di materna e poi in un attimo è già il primo giorno delle elementari. E ora abbiamo già la pagella in mano.
E cambiamo casa.
10 anni fa non avrei mai immaginato di cambiare casa e invece eccoci qui a inscatolare. Inscatolare pezzi di noi, scegliere cosa buttare e cosa tenere. Ricordi e cianfrusaglie. E ripercorri 9 anni di vita in quell'appartamento. Per scelta, sto dando via tutte le cose che non ci servono più: lettini, passeggini, ovetto, palestrina, marsupio, lettino da campeggio, vestiti, giochi, ecc. Altre cose le butto. Altre (poche in realtà!!) le conservo. Avevamo per esempio ancora un vasino rosa che FigliaPig usava in emergenza quando trovava il water occupato oppure di notte per evitare di "arrampicarsi" sul wc. Due giorni fa è venuta una mia amica a trovarci con la sua figlioletta di 4 mesi e FigliaPig con tranquillità e serietà è andata a prendere il vasino rosa e gliel'ha regalato, dicendo che a lei non serviva più. (E io ci sono rimasta molto male.... ma ho cercato di non farlo trasparire).
E adesso che il trasloco si avvicina ho voluto scrivere questo post per mettere nero su bianco un riassunto di questi anni in questa casa. Ovviamente non c'è tutto. Ma volevo scrivere di come percepivo questa casa all'inizio e di come la percepisco ora: caotica, rumorosa, piena e sempre in disordine.  Prima l'avrei voluta più vissuta, ora la vorrei più tranquilla. In ogni caso ero felice prima e lo sono ancora di più adesso.
Questa casa ha visto la nostra famiglia formarsi e crescere. Ci sono stati i momenti belli e i momenti brutti e sicuramente racchiude attimi importanti delle nostre vite, della nostra vita.
Siamo contenti di cambiare casa, ma so già che una lacrimuccia mi scenderà quando vedrò la nostra casetta di nuovo vuota e penserò a tutto ciò che abbiamo vissuto in questi anni e che non potrà essere racchiuso in nessun post e in nessun scatolone. Solo nel cuore.

4 commenti:

  1. Traslocare è un passaggio molto intenso nella vita di una famiglia...
    Grande sostegno morale per tutti gli scatoloni da riempire e poi svuotare (noi dopo due anni ne abbiamo ancora qualcuno nel box...)

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  2. buon trasloco....e buon inizio nella nuova casa! Sempre stessa zona o cambi ?!

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  3. Grazie! Rimaniamo nella stessa zona, almeno ci risparmiamo anche lo stress di dover cambiare scuola, amici, ecc!!! ;-)

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