mercoledì 13 novembre 2013

In discesa

Settembre sembrava non finire mai. Il passaggio alla scuola materna per la piccola e alla scuola elementare per il grande è stato un po' difficile da accettare e digerire per entrambi.
Poi come per magia è arrivato ottobre. E da lì, di punto in bianco, come se qualcuno avesse premuto un pulsante, la salita è diventata discesa. Tutte le difficoltà di settembre sono svanite. I bambini hanno iniziato ad andare contenti a scuola, senza pianti o senza borbottii. Contenti e sereni.
FigliaPig, poco per volta, ha imparato persino ad entrare in classe da sola, salutandomi con la manina e sorridendomi. A settembre, un saluto del genere era pura fantascienza.
FiglioPig non ripete più come un mantra che a scuola si annoia, anzi. E' molto contento perchè dopo appena 2 mesi di scuola è già in grado di leggere e scrivere quasi tutto. Lunedì  abbiamo avuto il primo colloquio individuale con la maestra ed è andato abbastanza bene. La maestra è contenta, FiglioPig è sveglio e intelligente, deve solo impegnarsi un po' di più nella scrittura perchè scrive le parole correttamente, ma è un po' pasticcione e disordinato. Poi, forse perchè è mancino, ha la tendenza a scrivere le lettere dal basso anzichè dall'alto: tipo la t, la p, la E, la F. Fa le stanghette verticali dal basso verso l'alto e non viceversa, perciò ogni volta bisogna osservarlo mentre fa i compiti per accertarsi che le faccia correttamente (e in genere cancelliamo e riscriviamo queste lettere almeno 2/3 volte!!!). Ma comunque siamo molto contenti e soddisfatti. E anche lui lo è.

FigliaPig in vasca senza mamma e papà!!
Ad ottobre ci sono stati anche dei cambiamenti di tipo sportivo. Innanzitutto FigliaPig è passata dal corso di acquaticità 18-36 mesi (in cui i bimbi entrano in acqua con un genitore) al corso di acquaticità dei 3-4, in cui i bimbi vanno in acqua da soli, con l'istruttore. Pensavo che patisse tanto, vedendo anche come aveva preso inizialmente male il cambiamento della materna e invece ha pianto solo un pochino all'inizio della prima lezione. Poi è andata tranquilla. Ora è già da un mese che frequenta il nuovo corso ed è molto contenta. Gli istruttori ci sanno proprio fare, lei si diverte e si trova a suo agio.


FiglioPig in seconda corsia!!
Anche FiglioPig è stato promosso al corso successivo, ma non a causa dell'età, bensì per "meriti sportivi" (!!) dal momento che ora è in grado di nuotare e galleggiare senza ausilii, sa fare immersioni e tuffi di testa. Ora è passato quindi in seconda corsia, lontano dal muretto.

Dal momento che FiglioPig  va a nuoto il sabato, abbiamo deciso di iscriverlo ad un altro sport da frequentare durante la settimana (solo 1 lezione): atletica. E' uno sport che ha scelto lui e che gli piace parecchio, l'unico problema è che ci sono dei bambini più grandi che fanno un po' i prepotenti con i piccoli come lui, quindi ogni tanto borbotta che non ci vuole più andare. Noi gli abbiamo consigliato di lasciarli perdere, di non dargli retta e di andare dall'istruttore se questi "bulli" continuano a dargli fastidio. Speriamo che si trovi presto un equilibrio.


Quest'autunno ha portato parecchie novità. Dopo un primo disagio iniziale, direi che ora stiamo procedendo sulla strada giusta. I bimbi sono diventati proprio grandi! Ah! A proposito....

  • il 13 ottobre FiglioPig ha compiuto 6 anni 
  • il 3 novembre FigliaPig ha compiuto 3 anni


BUON COMPLEANNO, CUCCIOLI MIEI!!!!





lunedì 23 settembre 2013

Cambiamenti difficili

Alla fine i cambiamenti di settembre sono arrivati e ci hanno scombussolati per bene.



FigliaPig ha iniziato la scuola dell'infanzia. A parole è molto contenta e felice di essere "diventata grande" e di andare alla scuola dei bimbi grandi (perché all'asilo nido ci vanno i piccoli, non lei, eh!!) e io stessa la vedo molto cambiata, cresciuta non solo dal punto di vista fisico. A scuola sembra che sia abbastanza tranquilla, fa già la giornata piena, mangia, dorme e partecipa ai giochi e alle attività proposte dalla maestra. Il problema è il distacco. FigliaPig piange disperata ogni mattina, non vuole lasciarmi e si àncora stile koala. Scenate strazianti. Le altre mamme mi guardano sempre con compassione. I primi giorni qualche lacrimuccia è scesa anche a me nel vedere lei così devastata. Ora invece sono diventata di roccia, non mi commuovo più, anche se ovviamente questa crisi di pianto mattutina non mi lascia esattamente serena e passo la giornata a chiedermi se si sarà calmata, quanto tempo ci ha messo, ecc. E la risposta me la da' al pomeriggio la maestra: certe volte si calma subito, altre volte no, piange parecchio (una mattina ha pure vomitato a forza di piangere). Poi dopo che è riuscita a calmarsi, la giornata va in discesa ed è tranquilla. Non mi resta che sperare che a poco a poco si abitui anche al distacco. FigliaPig andava già al nido e anche al nido il distacco è sempre stato un momento delicato, ma nell'ultimo anno ormai non piangeva più, le maestre e gli altri bimbi erano la sua seconda famiglia. Speriamo che alla materna trovi presto un'amica del cuore o qualcosa che le sia "punto di riferimento" e che l'aiuti nel momento del distacco. Abbiamo già una sorta di rito nei saluti (che è lo stesso che avevamo al nido) ma al momento non è sufficiente, anche se è lei stessa che mi chiede di farlo.

D'altro canto anche il fratellone grande sta patendo. FiglioPig ha iniziato la scuola primaria e si sta accorgendo sulla sua pelle che il salto è notevole. Lui è sempre stato un bambino vivace, di quelli con pile duracel sulla schiena, instancabile e sempre in movimento e la cosa che trova più difficile infatti è dover stare seduto dietro il banco tante ore. Ogni mattina infatti borbotta che a scuola non ci vuole andare perché si annoia. Quando poi però esce e mi racconta quello che hanno fatto, mi sembra contento ed entusiasta e mi sembra anche che facciano attività varie: ascoltano canzoni, colorano, ritagliano, incollano, scrivono sul quaderno, ascoltano storie. Lui è contento. Eppure ogni mattina esce di casa brontolando e dicendo che non vuole andare. Noi gli abbiamo già spiegato che è normale, che i cambiamenti sono sempre un momento difficile, che piano piano si abituerà, che aveva fatto fatica anche i primi mesi della materna esattamente come adesso succede anche a FigliaPig e che comunque andare a scuola è obbligatorio e bla bla bla bla. Per fortuna non fa resistenza fisica, scende dalla macchina e va tranquillo.

Insomma la mattina è il momento più difficile per tutti. Poi la giornata sembra svolgersi senza particolari traumi.
Vado a prenderli io alle 16 e sono sempre tutti allegri e baldanzosi. La quiete però dura poco.... verso la fine del pomeriggio la stanchezza inizia a venire a galla ed è tutto un capriccio e un pianto, soprattutto da parte del più grande. Arriviamo all'ora della nanna (ore 21,00 spaccate) un po' sui gomiti, tra pianti, sgridate e nervosismo.

Per cercare di compensare la scuola e soprattutto la "lunga e inconsueta inattività fisica" a cui è sottoposto FiglioPig (nonostante la ricreazione e le 2 ore di ginnastica) abbiamo deciso di iscriverlo ad uno sport che sembra appassionarlo molto e che sembra incanalare bene la sua voglia di correre: l'atletica. Ma di questo ne parlerò un'altra volta.

martedì 3 settembre 2013

Settembre

Settembre è arrivato in maniera travolgente.

La mia amica che si sposa!
Un lungo matrimonio di una cara amica a cui abbiamo partecipato io e PapàPig, volutamente senza prole. Una giornata bella, calda, felice, in cui abbiamo condiviso la gioia e la spensieratezza degli sposi. E la soddisfazione, dopo tanto tempo, di un paio di scarpe nuove con tacco 12 e di bellissime unghie finte che sono durate quanto il vestito di Cenerentola.

Oggi poi è il nostro ottavo anniversario di matrimonio. PapàPig (per l'occasione dovrei chiamarlo MaritoPig!) è stato molto dolce, mi ha fatto un magnifico regalo con tanto di letterina strappalacrime.
Ieri sera sono andata a riguardare le foto del nostro matrimonio .... mi sembra ieri, eppure sono passati 8 anni... e 2 figli!!

Ecco, appunto i figli....
FiglioPig ci sta facendo disperare. Non so se è perché sente "aria di cambiamento" dato che tra 1 settimana inizierà la PRIMA ELEMENTARE (sì, lo so che si chiama primaria, ma a me piace chiamarla ancora così!!), fatto sta che è molto nervoso e disubbidiente e praticamente ogni giornata finisce con almeno un castigo, una sgridata, pianti, arrabbiature e urla.

Preparativi per la 1^B!
Nel frattempo, tutto l'occorrente per la scuola è pronto! Avevamo già l'elenco del materiale della 1^ B da giugno e poco per volta abbiamo comprato grembiuli, quaderni, portapenne, ecc. La scelta più difficile è stata lo zaino perché non volevo assolutamente spendere troppo (ci sono davvero dei prezzi assurdi!!) e nello stesso tempo non volevo prendergli uno zaino "da sfigato". Finalmente poi all'Ipercoop (consigliatami da PapàPig!!!) ho trovato uno zaino di Cars 2 che costava circa 35 euro e che ha fatto molto felice FiglioPig (e non l'ho acquistato senza prima avere avuto il suo consenso, inviando una foto dello zaino sul telefono di NonnoPig con il quale era!!!).
FiglioPig inizierà la nuova avventura mercoledì 11 e siamo tutti molto emozionati (e noi genitori anche un filino preoccupati di questo suo atteggiamento "anarchico".... che se non si mette in riga e continua a rispondere e a protestare, ci chiameranno dalla direttrice tutte le settimane!).

A testimoniare quanto anche lui stia crescendo, due dentini gli sono caduti l'ultima settimana di agosto.

E tra soli 2 giorni, FigliaPig inizierà la materna. Sarà nei BLU, come FiglioPig, con la stessa maestra, però in una differente zona della scuola. Ho appena finito di compilare il questionario fornitoci ieri dalla maestra in cui si chiede di descrivere un po' il proprio figlio .... e già ho i lacrimoni.

Settembre sarà un mese estremamente difficile.
Eppure non vedevo l'ora che arrivasse!!!

mercoledì 7 agosto 2013

In vacanza con il nonno

Ancora pochissimi giorni e finalmente anche la famiglia Pig andrà in vacanza.
Nel frattempo però FiglioPig, finito il centro estivo, è andato via 10 giorni al mare con NonnoPig.
Per la prima volta.

E noi abbiamo imparato alcune cose:
1) che FigliaPig sta benissimo senza il fratello
 ... ma era emozionatissima e felicissima quando l'ha visto tornare!
2) che FigliaPig è molto chiacchierona, quando non c'è il fratello più grande che la sopraffà ....
 ... ma che cantava continuamente le canzoni che cantava lui!
3) che FiglioPig, lontano dai genitori, ha provato una libertà insperata e ha fatto poi un po' di fatica a "rientrare" nei ranghi! (nonno = vizio)
4) che per FiglioPig è stata una bellissima esperienza: si è divertito, è stato benissimo con il nonno e sicuramente è "cresciuto".
5) che MammaPig era in ansia per FiglioPig lontano da casa.
5) che MammaPig era in super ansia per FiglioPig lontano da casa.
7) che MammaPig era in super super ansia per FiglioPig lontano da casa.
8) che la casa era tranquilla e la gestione di FigliaPig fin troppo facile, ma MammaPig non vedeva l'ora che finissero quei 10 giorni.

Ora un po' di meritato ozio a casa con la babysitter e poi sabato si parte tutti insieme!

lunedì 1 luglio 2013

Dopo 5 anni, addio al nido.

Luglio sarà l'ultimo mese di asilo nido per FigliaPig.
Ed anche per noi. E' da aprile 2008 che questo asilo nido è parte della famiglia Pig.
E' stato un punto di ascolto, di confronto, di conforto.

Febbraio 2009 - FiglioPig al nido
Siamo entrati la prima volta spaesati e spaventati. Eravamo in un tunnel buio e confuso, per quanto felici del nostro figlioletto di 6 mesi. Ma eravamo tanto soli, soprattutto io. Mi sentivo smarrita nel mio neo ruolo di mamma. Era tutto nuovo e tutto così difficile. Eppure c'erano i sorrisi di FiglioPig. Le sue manine. I suoi piedini. Il suo attaccamento a me. Ero l'unica capace di calmarlo all'istante prendendolo il braccio. E così, in bilico tra felicità e solitudine, tra consapevolezza e smarrimento, abbiamo iniziato la nostra avventura all'asilo nido. E abbiamo trovato una famiglia. Braccia aperte, non solo per accogliere i bimbi, ma anche noi.
Ricordo l'emozione con la quale salivo quelle scale per i primi tempi. Gli occhi lucidi, quando le scendevo per andare al lavoro. E l'apprensione con la quale le ripercorrevo velocemente per riabbracciare FiglioPig.
Adesso invece quelle scale sono routine, quotidianità, casa. Le facciamo in fretta per andare a giocare con gli amici o per andare a prendere la sorellina. Ci sbricioliamo crackers per merenda. Ci siamo saliti con gli stivali sporchi di neve e con i sandali senza calze. E soprattutto sono le scale che facciamo a rallentatore quando mamma ha fretta. Le scendiamo senza dare la mano e senza tenerci al mancorrente per dimostrare che siamo "grandi".
E ci prepariamo a scendere quelle stesse scale a fine luglio, per l'ultima volta: FigliaPig pronta per la materna, FiglioPig pronto per le elementari, PapàPig e MammaPig come genitori più consapevoli.
Ci portiamo dentro tanto, i bimbi hanno riempito un bel bagaglio di attività ed esperienze, di canzoncine e giochi e di tutto quello che hanno appreso. Entrambi lì hanno imparato a gattonare, a camminare, a correre, a bere dal bicchiere, a mangiare con la forchetta, a fare pipì nel vasino, a parlare, a cantare, ad interagire con i coetanei, a giocare con gli altri e un sacco di altre cose. E sono stati accompagni e sostenuti in questo percorso di crescita sempre da educatrici/educatori amorevoli e competenti. Oltre a questo "bagaglio di esperienze"  ci porteremo soprattutto l'affetto e la passione con i quali queste persone hanno sempre fatto il loro difficile lavoro. Forse con il passare degli anni, non ci ricorderemo più le parole delle canzoncine, ma per sempre ci ricorderemo di Erica, Chiara, Stefano, Marta, Luana, Silvana, Simona, Graziella, Francesca, Natascia, Elena, Lucia, Tina. E rimarranno nei nostri cuori.

GRAZIE Erica, Chiara, Stefano, Marta, Luana, Silvana, Simona, Graziella, Francesca, Natascia, Elena, Lucia, Tina per aver accudito i nostri bimbi. Grazie per aver giocato con loro, per aver letto loro delle storie, per averli consolati, per averli coccolati, per averli puliti e lavati, per aver cantato e ballato con loro, per averli fatti ridere, per averli fatti giocare con le tempere e con la pasta di sale, per averli fatti correre in giardino, per aver messo loro l'antizanzare in estate e il cappellino e i guanti in inverno. Grazie per averli amati.


Giugno 2010 - FiglioPig "laureato"
... si va alla materna!
Giugno 2013 - FigliaPig "laureata"
... si va alla materna!
Tra un mese si conclude un percorso, non solo personale di FigliaPig, ma dell'intera famiglia. Per 5 anni quello è stato il NOSTRO asilo, il NOSTRO punto di riferimento. Per FiglioPig prima e per FigliaPig poi, ci siamo andati tutti i giorni, salvo festività e malattie.
E ci mancherà.

Giugno 2013 - Aggiornamenti FigliaPig

Siamo già al primo luglio.
E' volato un mese ed è stato così intenso che non ho avuto modo neanche di scrivere un post.

Innanzitutto sul lavoro c'è stata la svolta tanto attesa. Dopo più di 2 mesi in attesa che partisse un nuovo progetto, il progetto è finalmente partito e come previsto è stata un avvenimento improvviso e travolgente. Ho cambiato sede di lavoro perché sono stata inviata a seguire le attività direttamente presso il cliente e per poter seguire tutte le riunioni mi sono dovuta fermare oltre il mio orario di lavoro. Tutto questo ha portato una bella rivoluzione nella nostra organizzazione quotidiana e perciò ho dovuto anche allungare di un pochino l'orario di permanenza alla materna e all'asilo nido dei bimbi.

Oltre alle novità lavorative di MammaPig, giugno è stato un mese intenso per la piccolina di casa:

1) innanzitutto ha tolto il GESSO!! E' stata una giornata intensa perché abbiamo aspettato parecchio e soprattutto la paziente non era molto collaborativa, in particolare per fare i RX - che la terrorizzano!! Quindi urla, pianti e ribellione su tutta la linea. Esperienza abbastanza stressante per tutti...
Alla fine in qualche modo siamo riusciti a tenerla ferma e il dottore ha sentenziato che era tutto ok.
Meno male.
Non ha dovuto fare riabilitazione, forse per via dell'età, ma devo dire che ci ha messo diverso tempo prima di tornare a usare bene il braccio. Per le prime due settimane ha continuato ad usare il sinistro come se avesse ancora il gesso e solo se incitata da noi si ricordava che aveva a disposizione anche l'altro!! A distanza di quasi un mese, anche se è tornata ad usare la destra (es. mangiare), continua a fare certe cose con la sinistra (es. prendere il pennarello per colorare)..... e dire che prima del gesso non era per niente mancina!

2) ha fatto la sua prima gita in fattoria con l'asilo nido. E' stata molto contenta ed entusiasta per aver preso il pullman GRANDE e soprattutto per avere incontrato tanti animali.
E questo mi ha sorpreso davvero tanto, perché FigliaPig è molto molto fifona, soprattutto delle cose/persone che non conosce, quindi in un primo momento patisce sempre le nuove esperienze. Anche se andiamo a trovare qualcuno, lei rimane sempre mezz'ora in braccio a me, tipo koala e non spiccica parola con nessuno. Se ci sono poi degli animali domestici è la fine!! E' capace di stare in braccio a me fino a quando non andiamo via. Quindi, con questi presupposti, mi aspettavo che in gita, in una fattoria per giunta, stesse in braccio alla sua maestra preferita tutto il tempo.
E invece, con mia grande sorpresa, ho visto delle foto che testimoniamo che è riuscita ad accarezzare un morbido coniglietto bianco e a fare persino un giro sul dorso di un asinello!!!
Quindi l'esperienza della gita è stata decisamente positiva.

3) ha fatto la festa di fine anno. La festa è stata bella come sempre, le maestre hanno fatto uno spettacolino in cui raccontavano con suoni, luci, ombre ed altri effetti "speciali" una storia che è stata un po' il fil rouge dell'anno scolastico e che è piaciuta molto ai bimbi. Il dramma è stato al momento della consegna dei "diplomini" perché FigliaPig - che come dicevo prima, patisce le situazioni nuove - non ha retto l'emozione di stare al centro della scena e proprio sul più bello è scoppiata a piangere come se le stessero facendo di nuovo i raggi X!!!! E di nuovo urla, pianti e calci all'aria! Secondo me era anche tanto stanca e affamata (per lei era l'ora della sua solita merenda e invece aveva il pancino vuoto) e il connubio di questi 3 elementi è stato "esplosivo"! Forse in un altro momento, non avrebbe comunque accettato la premiazione, ma almeno non avrebbe fatto la scenata isterica che ha fatto!!
Ricordo che anche FiglioPig non aveva voluto ricevere il suo diplomino di fine nido (anche se non aveva fatto una simile sceneggiata!), mentre adesso adora salire sul "podio" per ricevere attestati, medaglie e simili! Quindi spero che anche FigliaPig crescendo impari a gestire queste situazioni.
In ogni caso questo sarà l'ultimo mese di asilo nido per lei. Da settembre inizia l'avventura della materna.


giovedì 30 maggio 2013

Lo spettacolo dei bimbi e dei genitori

Ieri c'è stata la "famosa" festa di fine anno della materna, di cui parlavo al punto 4 di questo post.
Nel complesso è stata una bella festa, come tutti gli spettacoli che vedono protagonisti i bambini, anche se devo ammettere che è nata ed è stata un po' sfigata.
Innazitutto si sarebbe dovuta svolgere due settimane fa all'aperto, nel cortile della scuola, ma per la data fissata era previsto il diluvio universale, quindi era stata rimandata a ieri.
Ieri.
Ieri c'era un bellissimo e caldo sole. Di mattina.
Alle 16 è diventato tutto buio e ha iniziato a piovere.
La festa si è svolta in palestra, ma a causa dello spazio limitato sono stati fatti entrare solo i genitori (e i relativi fratelli/sorelle). Nonostante tutti fossero stati avvisati con largo anticipo che in caso di maltempo si sarebbe fatto così, non sono mancati i nonni che hanno cercato di entrare con le peggiori scuse e qualcuno alla fine è anche riuscito ad imbucarsi. In ogni caso, per i nonni è prevista una replica tutta per loro lunedì mattina.... perché doversi imbucare a tutti i costi, generando malumori e discussioni?


A parte ciò, in palestra si era veramente un po' strettini e questo ha reso l'esibizione sicuramente più caotica e difficile. Inoltre, non sono mancati i problemi tecnici: in ben 2 momenti il CD con la musica non è partito correttamente e lo spettacolo è stato interrotto per una decina di minuti. E' stata eroica una maestra che all'ennesimo intoppo ha iniziato a cantare, da sola (e anche un po' stonata, poverina), pur di mandare avanti lo show!! L'ho ammirata davvero tanto.
Insomma, tra un intoppo e l'altro, lo spettacolo dei bimbi è andato! Ormai FiglioPig era tra i "grandi" ed era super-sorridente e sicuro di sé. Adora tutti i saggi e gli spettacoli che organizza la sua scuola, ama esibirsi e lo fa sempre impegnandosi e divertendosi molto. Anche questa volta, era quindi molto "gasato" ed eccitato e ci salutava con gli occhi che brillavano di gioia.
E dopo lo spettacolo dei bimbi, è arrivato il momento dei genitori, come vi raccontavo sempre nel punto 4 di questo post. E diciamo che questo spettacolo non è stato proprio perfetto, come nelle prove. Anzi. Battute lunghe sintetizzate in mezza frase, attacchi di canzoni ritardati e movimenti tutti sbagliati! Ma nel complesso è andato benone e, cosa più importante, ci siamo divertiti tutti: noi, i bambini e i genitori-spettatori! Poi, scriverò una banalità, ma quest'esperienza di "attrice improvvisata" mi ha lasciato davvero tanto a livello umano: il divertimento, la spensieratezza, la collaborazione e l'impegno che tutti noi genitori ci abbiamo messo. In modo davvero gratuito e disinteressato. Solo per divertirci e divertire i nostri figli. Ci abbiamo messo tutti, proprio tutti, il cuore, oltre all'impegno. E pazienza se nelle prove eravamo perfetti e durante lo spettacolo ognuno andava per i fatti suoi. Ho conosciuto persone simpatiche e disponibili. E pazienza se ero l'unico genitore della classe di FiglioPig a partecipare. Ora conosco mezza scuola. E poi mi sono divertita come una bambina. E pazienza se ho fatto i salti mortali per essere presente a tutte le prove.
Insomma, indipendentemente dal risultato, quest'esperienza ha un bilancio positivissimo. E chissà... spero di poter ripetere l'esperienza nei prossimi anni: FiglioPig a settembre inizia le elementari, ma FigliaPig inizia la materna e mi garantisce altri 3 anni di spettacoli!!! :-)

venerdì 24 maggio 2013

Normalità

E' incredibile come FigliaPig salti, balli e corra dappertutto con quella specie di gesso.
Dopo i primi giorni che sono stati abbastanza difficili perchè era agitata, nervosa, infastidita e insofferente, ha poi iniziato ad abituarsi al bendaggio, anche perchè poco per volta è diventato anche meno rigido e stretto. Ha quindi ripreso a giocare esattamente come prima, facendo tutto con il braccino sinistro e aiutandosi anche un po' con la manina destra che sbuca fuori dal bendaggio: sale e scende dal divano, dalla sedia, dal letto, balla Gangang Style e Cicale, gioca insieme al fratellone a fare il cagnolino in giro per casa (gioco che va per la maggiore in questa fase della loro vita!), si rotola per terra, si mette a pancia in giù e mangia e beve da sola con la mano sinistra. Insomma fa tutto quello che faceva prima, sembra solo Nemo - con una pinna più piccola dell'altra!


Vedendola così insofferente i primi giorni, pensavo che avremmo passato 3 settimane chiusi in casa, perchè non potevo neanche portarla fuori con il passaggino, agitata e nervosa com'era. Invece, davvero i bambini sanno sorprendere e hanno una capacità di recupero e adattamento incredibile!
Dopo una settima era così in forma che abbiamo deciso di provare a riportarla al nido. Anche le maestre erano stupite di come riuscisse a fare tutto, senza disagio o difficoltà, di come fosse "normale" e gestibile nonostante il gesso. E quindi, con il benestare delle maestre, questa settimana FigliaPig è tornata al nido e noi siamo inspettatamente tornati alla normale routine.
Sembra una sciocchezza, ma la normale routine, fa passare più in fretta le giornate, fa sentire FigliaPig "normale" e non malata e in sostanza ha riportato la serenità in casa Pig.
Ieri per la prima volta siamo andati al parco giochi dopo il "fattaccio" e l'ho fatta anche andare sullo scivolo (ovviamente aiutandola e tenendola, anche perchè con un solo braccio non era in grado di salire da sola). FigliaPig all'inizio era spaventata, ma vedendo che comunque io la tenevo si è fidata e alla fine si è divertita! Era molto contenta e soddisfatta di essere tornata a giocare sullo scivolo e noi più di lei, perchè ovviamente non volevamo che il parco giochi o lo scivolo diventassero un tabù.
In questi giorni ho imparato che la "normalità", certe volte, è sinonimo di "serenità".

giovedì 16 maggio 2013

Frattura

Dopo aver "annotato qualcosa di bello", è arrivato qualcosa di brutto:




FigliaPig, domenica, giorno della festa della mamma, nonchè giorno del MIO COMPLEANNO, si è rotta il collo dell'omero cadendo dalla scaletta dello scivolo. Non ha fatto un grande volo, era solo al secondo gradino, però è caduta proprio sulla spalla...

Le hanno fatto un bendaggio che per lei è una vera e propria tortura, perchè le blocca il braccio, la spalla ed anche il busto. Le prude dappertutto, è infastidita, triste e arrabbiata. Ha degli attimi di serenità, in cui gioca e sembra tranquilla, ma poi d'improvviso riprende il prurito e allora urla, scalcia, si dimena, vuole solo la mamma. E io soffio nelle intercapedini tra il bendaggio e la pelle, infilo il dito per cercare di darle sollievo, le metto il talco mentolato, la riempio di baci e coccole.

Ne abbiamo per 20 giorni ancora.

Insomma, non ce la stiamo passando troppo bene.


venerdì 10 maggio 2013

Annotando qualcosa di bello

In questo periodo il lavoro non mi sta dando troppe soddisfazioni. In compenso sto cercando di trarre il meglio dalla vita privata, cercando di stare il più possibile con i miei bimbi e di fare cose CON e PER loro. E devo dire che non è affatto male.... e ci sto prendendo gusto!

Voglio annotare per ricordo qualche momento bello dell'ultimo periodo:

1)
Domenica siamo andati all'ACQUARIO DI GENOVA  e poi alla Città dei Bambini e dei Ragazzi.
E' stata una bellissima giornata, nonostante la pioggia incessante.
Ormai siamo abbondantemente usciti dal "tunnel" delle pappe e dei pannolini anche per  FigliaPig e fare una gita tutti insieme è diventato decisamente più facile e divertente. Infatti siamo stati bene, ci siamo divertiti tutti, i bambini hanno fatto i bravi e abbiamo passato davvero una giornata felice.

I bimbi erano affascinati dai pesci e quelli che assolutamente ci hanno colpito di più sono stati gli squali, i delfini, i piranha, i pinguini e i lamantini.



Alla Città dei Bambini poi si sono scatenati e divertiti tantissimo! FigliaPig anzichè stare nell'area dedicata ai 2/3 anni (nella quale FiglioPig invece non poteva stare), è stata tutto il tempo in quella dei bimbi più grandi, giocando tanto insieme al suo fratellone (come sempre del resto!!) ...

2)
Complice finalmente il bel tempo, FigliaPig è uscita per la prima volta sia con la bici (la ex prima bici di FiglioPig) sia con il monopattino a 3 ruote: sulla bici non sa ancora pedalare, abbiamo fatto solo qualche timido tentativo; sul monopattino ha imparato in fretta il movimento, anche se ovviamente riesce a fare solo qualche metro e poi abbandona il mezzo.

3)
Ieri al nido ho partecipato alla Festa della Mamma: sono stati dei momenti bellissimi, in cui come hanno detto le maestre "abbiamo fermato il tempo". FigliaPig si è divertita, era proprio "sciolta" e a suo agio. Abbiamo ascoltato insieme un bellissimo racconto letto e interpretato dalle maestre (lacrime a fiumi per MammaPig!) e poi abbiamo dipinto un quadro vero e proprio utilizzando diverse tecniche pittoriche (versando il colore mischiato all'acqua sulla tela, tamponando il colore, spruzzando con uno spazzolino, facendo timbrini con tappi di sughero, ecc.). Infine abbiamo ballato e cantato ed è stato davvero tutto perfetto!!! Queste maestre sono davvero mitiche, noi le adoriamo e vorrei abbracciarle tutti i giorni per dimostrare loro il mio affetto e la mia gratitudine. Spero davvero di riuscire a mantenere i contatti con loro, anche quando non avrò più figli che andranno al nido, perchè sono innanzitutto PERSONE SPLENDIDE, prima ancora che MAESTRE ECCEZIONALI.

4)
Ho decido di partecipare al tradizionale spettacolo dei genitori organizzato alla scuola di FiglioPig, che segue il saggio di fine anno dei bambini. Sono l'unica mamma della sezione di FiglioPig a partecipare e all'inizio temevo di sentirmi un pesce fuor d'acqua. Invece ho incontrato e conosciuto i genitori delle altre sezioni, che sono davvero persone simpatiche e divertenti: persino una persona timida come me, non si è praticamente mai sentita a disagio o fuori posto. Per ora ci incontriamo una sera a settimana per fare le prove ed è un momento davvero divertente e spensierato, che mi fa tornare a casa sempre più leggera. E non vedo l'ora di vedere la faccia dei miei bambini, quando mi vedranno sul palco.... :-)

martedì 9 aprile 2013

L'evoluzione del linguaggio di FigliaPig

FigliaPig si è sempre fatta capire molto bene. Anche quando non parlava.
Le baby sitter "occasionali" erano stupite da come riuscisse a farsi capire ad appena 1 anno e senza pronunciare delle vere e proprie parole. Tipo che se aveva fame, ti indicava il suo seggiolone e tentava di dire pappa (PAAAA). Inequivocabile.
Alcuni vocabili invece erano chiari solo a noi della famiglia.
Ad esempio, il nome di FiglioPig: Matteo. A 18 mesi tentava di chiamarlo e quello che usciva fuori era "PESCE". Sulla relazione tra i suoni "Matteo" e "Pesce" continuiamo ad interrogarci tuttora. In ogni caso, siamo andati avanti tutta l'estate con "Pesce" e dovevamo sempre specificare agli estranei che in realtà era il nome del fratello per non farla prendere per una pazza visionaria, appassionata di pesce!
Intorno ai 24 mesi, Pesce si è trasformato in "PETTAO" e questo modo di chiamare FiglioPig era così simpatico che nel giro di poco è diventato il suo soprannome ufficiale (ancora adesso qualche volta lo chiamiamo così in modo affettuoso!).
E finalmente a metà marzo (ossia a 28 mesi) anche Pettao si è trasformato in un chiaro MATTEO.
Un'evoluzione simile ha avuto anche Babbo Natale. A 25 mesi circa diceva "Ucci Ciale", mentre ora lo pronuncia correttamente.
Nel corso degli ultimi mesi, FigliaPig ha migliorato molto la pronuncia delle tante parole che ormai conosce e ovviamente ha anche arricchito il suo vocabolario. Formula frasi abbastanza complesse e ci imita nelle espressioni e nei modi di dire. Ad esempio, mi passa le mani sulla fronte e sui capelli e mi dice "Sei bella sudatina!!" .... ovviamente a sproposito, quando non sono per niente "sudatina", il che la rende ancora più buffa!!! Ogni volta che noi o FiglioPig raccontiamo qualcosa della giornata, lei si intromette per fare altrettanto e tenta di ripetere quello che abbiamo detto noi, infilandoci i nomi delle sue amiche dell'asilo. Davvero tenera e divertente!!
Poi parlotta tanto da sola mentre gioca. Prende le sue bamboline, le sgrida perchè fanno i capricci e ripete loro "Non si fa! In castigo!!". Prende le pentoline, cucina ed elenca tutti gli ingredienti che mette (spesso non aderenti alla realtà, tipo prende il peperone e dice che è l'olio. Vabbè, dettagli!).
La prova del nove che dimostra quanto ora parli "bene", però, sono le canzoni. Prima canticchiava le canzoncine che imparava all'asilo nido e - a parte quelle già a note - noi non capivamo neppure l'argomento. I suoni che diceva erano senza senso e non avevano nessuno filo logico. Ora finalmente, con l'evoluzione del linguaggio,  abbiamo capito le parole e il significato di alcune canzoni che cantava da mesi e abbiamo scoperto che sono completamente diverse da quello che ci aspettavamo. Ad esempio, continuava a cantare "i bambini consolare" (o almeno sembrava dicesse così), mentre ora abbiamo scoperto che diceva "i  bambini so suonare" (dove viene suonata ogni parte del corpo del bambino: la pancia, il naso, ecc.). Che ridere con FiglioPig il giorno in cui FigliaPig ha finalmente pronunciato bene le parole della canzone: eravamo felici come se avessimo risolto il più intricato dei misteri!!
In conclusione ormai abbiamo un'altra bella chiacchierina in giro per casa, che promette bene come il fratellone. Lei non si lancia ancora in tanti discorsi davanti ad uno sconosciuto, ma con noi della famiglia non sta zitta un attimo e ci sono certi momenti che non saprei davvero dire chi è il più chiacchierone tra i due. Diciamo che la lingua non manca a nessuno. Neanche a MammaPig del resto.

giovedì 4 aprile 2013

La felicità è dall'altra parte della paura

Non sono una persona coraggiosa. E nemmeno impulsiva. Prima di decidermi a fare qualcosa, ci ragiono e ragiono e ragiono. Spesso poi è la mia prima scelta a prevalere, però prima di intraprenderla spendo sempre molto tempo ad esaminare tutti i pro e i contro, a vagliare eventuali altre soluzioni per poi alla fine tornare sulla prima scelta.
Quindi è raro che prenda una decisione di un certo spessore, così su due piedi.
E' raro, ma può capitare. Ed è capitato.
Tre settimane fa.

Come già vi dicevo qui, in questo periodo in ufficio non c'è molto lavoro e io ho accumulato nel corso degli anni tanti giorni di ferie arretrate. Il mio capo quindi mi ha "invitato" a prendere un po' di ferie.
Così, senza preavviso.
Che faccio a metà marzo?
La tentazione di vivere passivamente e oziosamente questi inaspettati giorni di ferie è stata forte, ma poi per caso, proprio in quei giorni, ho letto una frase che suonava più o meno così: "La felicità è dall'altra parte della paura". L'ho presa come un segno. Continuava a girarmi in testa. Come se qualcuno mi dicesse "Fallo". Mi ci voleva un po' di coraggio, solo un po' di coraggio, per prendere una decisione che avevo paura di prendere.
Partire con i bimbi. Da sola con i bimbi.
Andare a trovare NonnaPig, che vive ai Caraibi.

Pochi giorni dopo ero su un aereo. Da sola con i bimbi. Contentissimi.
Una decisione presa impulsivamente, senza riflettere troppo, senza esaminare ogni minima sfaccettatura e ogni minimo "e se ...", senza fermarmi di fronte ai mille dubbi e alle tante preoccupazioni.

Siamo partiti il 17 marzo: nella nostra città nevicava.
Siamo atterrati dopo 10 ore di volo e abbiamo trovato 29 gradi.

Sono stata sospesa tra realtà e sogno per diversi giorni.
Non mi sembrava possibile.
Non mi sembrava reale.

I piedini nudi, le bracciotte scoperte, i castelli di sabbia, il mare blu ed infinito, il sole che arroventava la pelle.

Sono state due settimane fantastiche.

La felicità è dall'altra parte della paura.









giovedì 7 marzo 2013

I miei ricordi fino ai 6 anni

Diventare mamma secondo me è anche un po' terapeutico. Personalmente, attraverso i miei figli, rivivo parte della mia infanzia. Mi vengono in mente episodi che avevo rimosso. Mi spiego cose che all'epoca non capivo. Provo a mettermi nei panni dei miei genitori e incuriosita, mi capita anche di porre loro delle domande sui miei primi anni di vita.
Con i miei genitori ho un bel rapporto, ma mi colpisce il fatto che non parliamo mai del passato (soprattutto così lontano!), ma sempre e solo del presente. Per dire, mio padre non è venuto mai a dirmi spontaneamente "sai, mi ricordo che quando eri piccola facevi così..." oppure "ti ricordi quando abbiamo fatto questo...". Parliamo solo di ciò che viviamo. Eppure io guardando e "vivendo" i miei figli, trovo immediato pensare a me stessa alla loro età e vorrei tanto che i miei genitori mi raccontassero tutto quello che si ricordano. Per esempio, guardando il nipotino che inizia a gattonare, pensavo venisse loro spontaneo raccontare su come io ho iniziato a farlo. Invece no, sembra che i miei genitori abbiano rimosso parecchio di quell'epoca.... Pochi ricordi (anzi, mio padre zero ricordi, solo mia mamma si ricorda qualcosa). In quest'ottica spero che questo blog sia accessibile ai miei figli anche fra 30 anni e racconti loro di come erano quando erano piccoli. Certo, in questo blog non scrivo proprio tutto, ma magari, come succede sfogliando un album, partendo da ciò che c'è fisicamente, si riesce a ricordare anche ciò che c'è solo nella nostra memoria.
Dal momento, quindi, che non posso fare troppo affidamento sui racconti di altri, cerco di recuperare particolari sepolti nei miei ricordi. Sarebbe utile il pensatoio di Silente, in certi casi.
Ho vissuto con la mia famiglia fino ai 6 anni in un appartamento in affitto, poi ci siamo trasferiti in un nuovo appartamento, di proprietà dei miei genitori: questo trasloco per me rappresenta un po' la linea del ricordo, ovvero i miei ricordi partono principalmente da qui. Mi ricordo che una volta mi hanno portato a visitare questa nuova casa mentre c'erano i lavori di ristrutturazione e c'ero rimasta un po' male nel constatare che non c'erano i pavimenti. E poi mi ricordo che ho fatto un bel capriccio perchè non volevo le tendine alla finestra della mia cameretta. Ma alla fine le tendine me le hanno messe.
Ricordo che ci siamo trasferiti lì in primavera/estate. Era il 1986. Avevo 6 anni compiuti da poco. In quell'estate mi hanno comprato la mia prima "cartella" per la scuola elementare. Era proprio una cartella, non uno zaino: di cuoio azzurrina con Snoopy. L'anno successivo è stata poi sostituita con uno zaino rosa di Popeye, Braccio di Ferro insomma, ma sullo zaino era scritto proprio in inglese. E mi ricordo che sia Snoopy che Popeye li avevo scelti io dopo un lungo ragionamento perchè erano personaggi "evergreen" e in quanto tali erano più "da grandi" e sarebbero andati bene per molti anni. Mai e poi mai avrei scelto uno zaino di Barbie (che invece avevano tutte le mie amiche) che giudicavo troppo da "piccola" e troppo da "femmina". Avevo 6 anni e giudicavo lo zaino di Barbie da piccola.
Prima di questo trasloco, ho vaghi ricordi. Ricordo abbastanza bene come era fatta la casa di prima, ma non ricordo i giochi che facevo, i miei pupazzi preferiti, non ricordo aneddoti, non ricordo se di notte mi alzavo dal mio letto per andare nel lettone dei miei, non ricordo se saltavo sul divano o se litigavo con mio fratello, non ricordo il momento del pranzo, non ricordo nemmeno cosa mi piaceva mangiare.... Mi ricordo solo che al piano di sotto c'erano anche i miei zii e mi piaceva tanto andare da loro. Ricordo una volta che ho fatto colazione da loro, nella loro minuscola cucina. Chissà se era davvero colazione.
Poi ho qualche ricordo della scuola materna. Mi portava mio papà e io piangevo sempre. Lacrime sommesse, senza troppi singhiozzi, perchè sono sempre stata molto timida e non volevo attirare l'attenzione su di me. Quando FiglioPig piangeva, durante i primi mesi di scuola materna, gli raccontavo delle mie lacrime, ma a scuola ci dovevo andare lo stesso e alla fine poi mi divertivo e il momento di nostalgia passava presto. Volevo che sapesse che anche io ho sempre patito il momento del distacco e che sono sopravvissuta. FiglioPig, a differenza mia, ha smesso in fretta in piangere.
Della scuola materna ho comunque parecchi ricordi, alcuni nitidi, altri meno.
Mi ricordo ad esempio quando uscivamo a giocare in giardino, nei tubi di cemento o nella sabbiera (... entrambi banditissimi ora!!). Io adoravo fare il "cioccolato" sfregando il tacco della scarpa nella terra e preparavo gustose coppette di gelato.
Mi ricordo di quando andavamo a fare il riposino, sui materassini per terra, con le lenzuola e la copertina che portavamo da casa.
Mi ricordo quando la maestra ha cercato di spiegarci cosa era successo a Chernobyl e che non potevamo più mangiare insalata e pomodori.
Mi ricordo dello spettacolo dell'ultimo anno di materna e della mia tremenda paura di esibirmi.
Mi ricordo delle bandiere gialle usate in questo saggio, con il legno pitturato da noi e una stoffa gialla attaccata con dei chiodini.

I miei ricordi 0-6 anni più o meno sono tutti qua.
Non mi ricordo le vacanze, non mi ricordo i momenti con la mia famiglia, non mi ricordi i Natali, non mi ricordo le merende, non mi ricordo le coccole.
Non dico che tutto questo non ci sia stato, ma io non lo ricordo.

Spero che questo blog serva ai miei figli per ricordare questi anni. Nei prossimi giorni cercherò di scrivere di più sulla loro quotidianità, su quello che amano fare, su quello che dicono, su quello che cantano, su quello che sono. Perchè ho paura che anche io lo dimenticherò presto.



lunedì 4 marzo 2013

Un'amica a casa

Oggi è successa una cosa che mi ha sorpreso: è venuta una bimba a giocare a casa nostra e per la prima volta è stata la "piccola" di casa la principale protagonista, anzichè suo fratello maggiore.
Ora cerco di spiegarmi meglio...
Finora tutti i bimbi che sono venuti a giocare a casa nostra o erano compagni di asilo di FiglioPig oppure figli di nostri amici, ma in entrambi i casi hanno sempre giocato ed interagito quasi esclusivamente con FiglioPig, il più grande,  mentre FigliaPig, ancora relativamente piccola, rimaneva in "secondo piano", ai margini dei loro giochi.

Img presa dal web
Oggi pomeriggio, mentre rientravamo a casa, abbiamo incontrato nell'androne del palazzo la nostra portinaia, che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è una ragazza giovane con due bimbe piccole (una di 4 anni appena compiuti e l'altra di 10 mesi). Spesso quando ci incontriamo, io e la portinaia ci perdiamo facilmente in chiacchiere (potete immaginare, una portinaia di vocazione - io - con una portinaia vera!!!) e FiglioPig inizia a giocare con la bimba più grande, che chiamerò MikyFox. Dato che loro abitano proprio al pian terreno, è anche capitato che FiglioPig finisca - non si sa come - in casa loro a giocare con i giochi di MikyFox; così, oggi, tra una chiacchiera e l'altra di noi mamme e una corsa e l'altra dei bimbi, abbiamo invitato MikyFox a giocare da noi. La mamma non poteva venire perchè doveva ancora finire di lavorare (ha un'ora di pausa a metà pomeriggio giusto per andare a recuperare le figlie), ma la bimba, sebbene non ci conosca poi così bene, ha subito acconsentito a venire da sola.
Img presa dal web
Una volta a casa è successo il "fatto strano". Sebbene anche durante gli incontri nell'androne, MikyFox e FiglioPig abbiano sempre giocato bene, una volta a casa non sono riusciti a trovare qualcosa che li coinvolgesse entrambi. FiglioPig le mostrava i suoi giochi preferiti, ma lei non era affatto interessata e in breve ha iniziato a giocare e interagire proprio con FigliaPig che aveva già tirato fuori il servizio da thè, Minnie, Hello Kitty, ecc. E alla fine, per tutto il pomeriggio, MikyFox ha giocato con FigliaPig, ma non come la bambina grande che fa la mammina alla piccola, ma proprio come due bambine "alla pari". Per dire, hanno giocato insieme anche all'Allegro Chirurgo, che è da sempre una passione di FigliaPig!! FiglioPig è rimasto in disparte e ha giocato da solo, inizialmente anche un po' offeso per la "nuova situazione". Io cercavo di spronarlo ad unirsi a loro, ma evidentemente era una situazione così nuova da spiazzarlo e smorzare la sua innata affabilità.
Per fortuna, verso la fine del pomeriggio, FiglioPig è riuscito poi a lasciarsi coinvolgere dal duetto MikyFox e FigliaPig, ma su questo non avevo troppi dubbi. FiglioPig ha tanti difetti, ma sicuramente tra i suoi miglior pregi c'è la capacità di giocare con tutti ed adeguarsi facilmente ad ogni "tipo" di bimbo. So che a scuola passa con facilità dal giocare a "mamma e bambino", "marito e moglie" e simili con le sue compagne al giocare a Spiderman, a BenTen o ai dinosauri con i suoi amici.
La vera novità dunque è stata FigliaPig: per la prima volta ha giocato con una bimba "estranea" e più grande, per la prima volta è stata lei ad avere un'amica con cui giocare a casa.

mercoledì 27 febbraio 2013

Una mattinata al nido

Sto attraversando un periodo un po' spento della mia vita.
Sono demotivata, apatica, moscia, passiva.
So che in buona parte questo mio stato d'animo è legato al lavoro. Dopo aver lavorato a ritmi abbastanza serrati per tutto novembre e dicembre, da gennaio le attività sono crollate ed il mio umore con loro.
In realtà nel mio lavoro questa situazione è abbastanza frequente: sono una consulente nell'ambito informatico, lavoro su dei progetti e spesso la fine di un progetto non coincide immediatamente con l'inizio di un altro. In questi periodi di transizione ho sempre qualcosina da fare, non è che mi giro proprio i pollici, però comunque non ho obiettivi stimolanti e io subito mi deprimo. Cado in questo stato di apatia e indiffernza, senza nemmeno rendermene conto. Inizio a farmi seghe mentali, a pensare di aver sbagliato lavoro, anzi a pensare che forse farei meglio a licenziarmi e a stare a casa, che tanto per venire in ufficio a fare queste due cose non ne vale la pena. Sono insoddisfatta, insomma. Poi magari dall'oggi al domani parte il nuovo progetto (senza preavviso, come sempre!!) e tutti questi pensieri svaniscono all'istante.
Ma per il momento il nuovo progetto ancora non è partito e io sono qui, indifferente al mondo.

In questo stato, l'unica cosa che mi rende "viva" sono i miei bimbi. E allora mi concentro su di loro e cerco di confinare la mia apatia e demotivazione alle ore lavorative. Quando esco dall'ufficio poi corro a prenderli, me li strapazzo di baci, chiacchieriamo, giochiamo e finalmente VIVO!

Con questo stato d'animo ho deciso di aderire ad un'iniziativa dell'asilo nido di FigliaPig: le educatrici invitavano i genitori e i nonni a partecipare ad una giornata al nido, proponendo un'attività da fare insieme ai bambini.
Subito hanno aderito tanti nonni che a turno, secondo un calendario ben preciso, hanno trascorso la mattinata insieme alla classe, facendo fare la pizza, la pasta oppure delle polpettine. Tutti ovviamente seguendo la loro personalissima e segretissima ricetta regionale! Questi laboratori di cucina con i nonni sono stati molto apprezzati dai bambini, anche solo per la novità di avere un ospite speciale in classe.

Io non ho particolari abilità nè ricette familiari da condividere, ma mi piaceva molto l'idea di trascorrere una mattinata con i bimbi, per vedere quello che fanno, come si comportano fra di loro, quali sono i rituali e le dinamiche e soprattutto come si comporta FigliaPig. E' vero che facendo l'inserimento di due figli tante cose sul nido le sapevo già ma quest'esperienza mi ha fornito un punto di vista diverso. Innazitutto per l'età dei bimbi. L'inserimento l'ho fatto quando i miei figli ancora non sapevano gattonare, non sapevano ovviamente parlare ed erano piuttosto indifferenti agli altri bimbi. La classe era quella dei "lattanti". Ora invece FigliaPig ha 2 anni ed è nella classe dei "divezzi": tutto un altro mondo davvero!!! Quei bambolottini cicciotelli, così tranquilli e carini, tanto che io scherzavo con le maestre dicendo che sembravano dei bambini "di cartone", delle controfigure, da quanto erano immobili e silenziosi sul loro tappeto gioco, si sono trasformati in belve urlanti, correnti ed arrampicanti!! La classe dei divezzi durante il gioco libero è un girone dell'inferno! E mi sono resa davvero conto di quanto siano brave le maestre a riuscire comunque a tenere tutto sotto controllo, a sedare risse e litigi, a consolare, a pulire nasi gocciolanti, a patteggiare, a giocare, a coinvolgere e incredibilmente a divertirsi. Tutto contemporaneamente. Io dopo 5 minuti avevo un livello di stress raggiunto solo durante la maturità. Loro, le maestre, erano sorridenti, pazienti e accoglienti. Perfette.
Un altro aspetto diverso, rispetto all'inserimento, era proprio che non era più l'inserimento! FigliaPig era nella sua classe, con le sue maestre. Giocava con gli amici di cui mi parla sempre e con le maestre a cui per gioco telefoniamo di continuo quando siamo a casa. Durante l'inserimento FigliaPig era sempre arpionata a me, quindi non l'ho mai vista mettersi in fila per andare in bagno o fare i gesti di una canzoncina (a parte che sarebbe stata troppo piccola per farlo!). Quindi in questa occasione ho cercato di farla stare sempre insieme agli altri bimbi, anche se c'ero io e lei, confortata dal fatto che le avevo detto che sarei rimasta comunque tutta la mattina e che poi sarebbe venuta a casa con me, ha accettato di buon grado questa cosa e non ha preteso di stare in braccio o esclusivamente con me per tutto il tempo.

Immagine liberamente presa dal web!!
(ma incredibilmente simile a quello che abbiamo fatto noi)
E così, dopo una piccola colazione e un giro in bagno per la pipì, abbiamo iniziato il nostro laboratorio di pittura in cui tutti i bimbi (me compresa!) avevano la possibilità di spennellare su un foglio bianco appeso al muro. FigliaPig ha dipinto sul suo foglio tranquilla, come tutti gli altri, come se non ci fossi. E' stata bravissima! Poi una volta finita la nostra opera d'arte individuale, su di un foglio pulito ne abbiamo fatta una a due mani.... è davvero bello pasticciare con le tempere! L'ho fatto troppo poco quando ero piccola.

Durante quest'attività però è successo di tutto!* E di nuovo il mio livello di stress è salito alle stelle, mentre la maestra aveva un aplomb invidiabile! Solo per dirvene alcune, c'era una bambina che continuava a dipingersi la faccia con il pennello stracarico di tempera, rimpiendosi ogni interstizio, specialmente occhi e naso. E più veniva pulita e gentilmente rimproverata e più lei con disinvoltura, senza farsi vedere, si riempiva di nuovo tutta. La tempera a cucchiate in faccia. Non ho contato le volte in cui è stata pulita e le volte in cui si è impiastricciata di nuovo. Io stavo male, avevo la tachicardia!!! Ero prossima alla morte!!
Immagine liberamente presa dal web!!

Un altro bambino continuava a prendere la tempera e a mangiarla, un po' con il pennello e un po' direttamente con le mani, che si faceva prima. Un'altra bimba ha colorato l'unico pezzo di muro non coperto dai fogli. Un'altra si dipingeva per bene le mani e l'avambraccio!! Era tutta blu e ci ha messo così tanto colore che poi, nonostante i ripetuti lavaggi, è rimasta con la pelle colorata... una Tuareg del nido.
Dopo il laboratorio e l'opportuno lavaggio/cambio, c'è stato il pranzo. Devo dire che i bimbi hanno mangiato proprio bene, da soli (aiutati solo quando era necessario), composti, finalmente tranquilli e in silenzio (dato che erano tutti impegnati a mangiare!!!) e senza usare impropriamente il cibo (mi aspettavo lanci di cibo o cose simili, invece sono stati tutti bravissimi).
A fine pranzo, qualche canzoncina tutti insieme, ancora seduti a tavola per aspettare chi mangia un po' più piano.
Noi a quel punto siamo andate vie e non so se era più cotta FigliaPig oppure io.
Arrivate a casa, siamo sprofondate in un sonno profondo.

Che fatica andare all'asilo nido!!!!!!!!



*Disclaimer:
al nido usano tempere atossiche, apposta per bimbi così piccoli che amano "sperimentare"!

venerdì 8 febbraio 2013

Di feste e responsabilità

Oggi ho mangiato da sola in pausa pranzo, nel solito baretto.
Accanto a me c'era un tavolo con 4 donne, tutte colleghe fra loro, che chiacchieravano del più e del meno. A un certo punto, sento parlare di bambini e allora, per deformazione "professionale" inizio ad ascoltare....
"Eh no! perchè anche queste mamme che non hanno niente da fare e organizzano sempre feste!!! Che poi fanno passare noi per quelle che non fanno mai nulla!! Pensa che una mamma ha organizzato un pullmino per portare i bimbi, dopo la nanna, a una festa che ha organizzato lei per carnevale in un centro gioco. E poi dovevi andarti a riprendere il bimbo alle 19. Eh no, eh! Io alla mia ho detto che non ci andava, che poi non sapevo come andarla a riprendere."

Ma la gente quanto è stronza?! No, perchè magari quella che ha organizzato la festa, non è che non ha niente da fare, ma magari voleva fare una cosa carina per i bimbi.... ha organizzato persino il pullmino, dovevi solo pensare a riprendere il bimbo alle 19! Io la ringrazierei di cuore, una mamma così!!! Le volevo chiedere il recapito, così ci mandavo i miei figli alla festa e in quelle 2 ore mi facevo un bagno caldo!!!!

Se non riesci ad organizzarti o per altri mille motivi non vuoi mandare tuo figlio alla festa, va bene, dici di no, ringrazi, ma non insulti questa mamma che si è sbattuta per organizzare il tutto.
Anzichè apprezzare e ringraziare chi ha spirito organizzativo, lo si denigra perchè ci fa sfigurare.
Che poi, se non fai nulla, ti insultano perchè magari sei a casa e non organizzi nulla!
Qualsiasi cosa tu faccia, ci sarà sempre il rompicoglioni che criticherà quello che hai fatto!
Sì, la gente è proprio stronza.

Una cosa del genere è successa anche nella classe di FiglioPig per le feste di compleanno:

FASE 1 - festa privata
Qualche genitore ha organizzato la festa di compleanno per il proprio figlio invitando solo gli amici del cuore e immediatamente, alla prima riunione, la maestra ha fatto presente che alcuni genitori si erano lamentati perchè i bimbi non invitati si erano sentiti tagliati fuori (dato che i bimbi invitati giravano allegramente per la classe, dicendo che sarebbero andati alla festa di Tizio!) e perciò aveva chiesto gentilmente di invitare sempre tutta la classe.

FASE 2 - festa di classe
Sono quindi partite le "feste di classe", in cui gli inviti venivano messi a tappeto in tutti gli armadietti.
Tempo qualche mese e sono partite le lamentele, rivolte direttamente alla direttrice della scuola. "Basta con tutti questi inviti, ci mettono in difficoltà, non possiamo partecipare a tutte queste feste e i bimbi ci rimangono male e noi non possiamo permetterci di fare una festa e mio figlio vuole farla come gli altri". E così la direttrice ha VIETATO di mettere inviti di compleanno negli armadietti.

FASE 3 - festa clandestina
Adesso siamo nella fase "festa clandestina": il genitore del festeggiato fa degli appostamenti in corridoio per dare di nascosto l'invito ai genitori degli invitati, cercando di non farsi cogliere in flagranza di reato.


Considerazione:
secondo me questi genitori non hanno semplicemente le palle di prendersi le proprio responsabilità e dire NO ai propri figli. Non vuoi o non puoi portarli all'ennesima festa di compleanno? Gli dici NO, anche a noi capita di ricevere mille inviti, ma non sempre si riesce a fare tutto e allora si dice NO, lo si spiega ai propri figli, ma non si deve dare la colpa a chi fa l'invito!!! E' questo che mi da' fastidio.... dare la colpa agli altri, per non assumersi le proprie responsabilità, per non avere il coraggio di dire "NO" per paura di passare come "cattivi" di fronte ai propri figli.
Lo trovo veramente infantile.

lunedì 7 gennaio 2013

Di giorni difficili e di giorni felici

Quest'anno contro ogni iniziale aspettativa, ho avuto la possibilità di stare a casa durante tutte le festività, come una studentessa. Bellissimo!!! Quando ho saputo questa cosa ho iniziato ad informarmi su tutte le cose che avrei potuto fare insieme ai miei bimbi e ho scoperto che c'erano tante iniziative, tante cose da vedere e da fare nella nostra città, al punto che c'è persino un apposito portale web dedicato al Natale a Torino.
Bene.
Ovviamente sabato 22 dicembre a FiglioPig viene la febbre a 39,5. Febbre alta, altissima, per SEI giorni di fila. Un cucciolo stremato.
Il 25 dicembre viene la febbre anche a FigliaPig. Per fortuna un po' più bassa, ma sempre per SEI giorni di fila.
Il 28 è il mio turno, ma fortunatamente me la cavo con solo 2 gg di febbre.

Abbiamo saltato qualsiasi cosa: cenoni, pranzi in famiglia, visite a parenti e amici. Tutti inappetenti, siamo andati avanti a pasta in bianco, riso bollito e pollo per un numero di giorni indefinito. Altro che abbuffate delle feste. Noi siamo dimagriti. I bimbi hanno continuato a NON mangiare per una settimana ancora dopo la scomparsa della febbre.

Sono stati giorni difficili.
Giorni di termometro e tachipirina.
Giorni di aerosol e fazzoletti.
Giorni di risvegli notturni e dormite fino alle 11.
Giorni di lingue bianche e fermenti lattici.
Giorni di "ancora 39,5" e "sentiamo il pediatra".

Eppure, ora che è passata la paura, l'apprensione, l'ansia, la depressione, lo stress, mi rimangono le cose belle di quei giorni.
Vedere tanti DVD insieme. I cartoni di natale alla TV.
Coccole. Coccole. Coccole.
Insieme nel lettone o sul divano sotto una coperta, a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Giocare insieme a "Ruba calzino" e a "Shave the Sheep".
Cantare. Cantare. Cantare.
E soprattutto cantare il libro di PeppaPig che dopo 1 giorno e N ascolti sapevamo già tutti a memoria.

E poi dopo Capodanno siamo tornati tutti abbastanza in forma e abbiamo avuto ancora qualche giorno di vacanza per uscire, andare in bicicletta, visitare la nostra bellissima città e andare a mangiare da Mac Bun, che ormai sta diventando una tradizione della famiglia Pig!

Buon 2013 ... e buon rientro al solito tran tran!

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