giovedì 7 marzo 2013

I miei ricordi fino ai 6 anni

Diventare mamma secondo me è anche un po' terapeutico. Personalmente, attraverso i miei figli, rivivo parte della mia infanzia. Mi vengono in mente episodi che avevo rimosso. Mi spiego cose che all'epoca non capivo. Provo a mettermi nei panni dei miei genitori e incuriosita, mi capita anche di porre loro delle domande sui miei primi anni di vita.
Con i miei genitori ho un bel rapporto, ma mi colpisce il fatto che non parliamo mai del passato (soprattutto così lontano!), ma sempre e solo del presente. Per dire, mio padre non è venuto mai a dirmi spontaneamente "sai, mi ricordo che quando eri piccola facevi così..." oppure "ti ricordi quando abbiamo fatto questo...". Parliamo solo di ciò che viviamo. Eppure io guardando e "vivendo" i miei figli, trovo immediato pensare a me stessa alla loro età e vorrei tanto che i miei genitori mi raccontassero tutto quello che si ricordano. Per esempio, guardando il nipotino che inizia a gattonare, pensavo venisse loro spontaneo raccontare su come io ho iniziato a farlo. Invece no, sembra che i miei genitori abbiano rimosso parecchio di quell'epoca.... Pochi ricordi (anzi, mio padre zero ricordi, solo mia mamma si ricorda qualcosa). In quest'ottica spero che questo blog sia accessibile ai miei figli anche fra 30 anni e racconti loro di come erano quando erano piccoli. Certo, in questo blog non scrivo proprio tutto, ma magari, come succede sfogliando un album, partendo da ciò che c'è fisicamente, si riesce a ricordare anche ciò che c'è solo nella nostra memoria.
Dal momento, quindi, che non posso fare troppo affidamento sui racconti di altri, cerco di recuperare particolari sepolti nei miei ricordi. Sarebbe utile il pensatoio di Silente, in certi casi.
Ho vissuto con la mia famiglia fino ai 6 anni in un appartamento in affitto, poi ci siamo trasferiti in un nuovo appartamento, di proprietà dei miei genitori: questo trasloco per me rappresenta un po' la linea del ricordo, ovvero i miei ricordi partono principalmente da qui. Mi ricordo che una volta mi hanno portato a visitare questa nuova casa mentre c'erano i lavori di ristrutturazione e c'ero rimasta un po' male nel constatare che non c'erano i pavimenti. E poi mi ricordo che ho fatto un bel capriccio perchè non volevo le tendine alla finestra della mia cameretta. Ma alla fine le tendine me le hanno messe.
Ricordo che ci siamo trasferiti lì in primavera/estate. Era il 1986. Avevo 6 anni compiuti da poco. In quell'estate mi hanno comprato la mia prima "cartella" per la scuola elementare. Era proprio una cartella, non uno zaino: di cuoio azzurrina con Snoopy. L'anno successivo è stata poi sostituita con uno zaino rosa di Popeye, Braccio di Ferro insomma, ma sullo zaino era scritto proprio in inglese. E mi ricordo che sia Snoopy che Popeye li avevo scelti io dopo un lungo ragionamento perchè erano personaggi "evergreen" e in quanto tali erano più "da grandi" e sarebbero andati bene per molti anni. Mai e poi mai avrei scelto uno zaino di Barbie (che invece avevano tutte le mie amiche) che giudicavo troppo da "piccola" e troppo da "femmina". Avevo 6 anni e giudicavo lo zaino di Barbie da piccola.
Prima di questo trasloco, ho vaghi ricordi. Ricordo abbastanza bene come era fatta la casa di prima, ma non ricordo i giochi che facevo, i miei pupazzi preferiti, non ricordo aneddoti, non ricordo se di notte mi alzavo dal mio letto per andare nel lettone dei miei, non ricordo se saltavo sul divano o se litigavo con mio fratello, non ricordo il momento del pranzo, non ricordo nemmeno cosa mi piaceva mangiare.... Mi ricordo solo che al piano di sotto c'erano anche i miei zii e mi piaceva tanto andare da loro. Ricordo una volta che ho fatto colazione da loro, nella loro minuscola cucina. Chissà se era davvero colazione.
Poi ho qualche ricordo della scuola materna. Mi portava mio papà e io piangevo sempre. Lacrime sommesse, senza troppi singhiozzi, perchè sono sempre stata molto timida e non volevo attirare l'attenzione su di me. Quando FiglioPig piangeva, durante i primi mesi di scuola materna, gli raccontavo delle mie lacrime, ma a scuola ci dovevo andare lo stesso e alla fine poi mi divertivo e il momento di nostalgia passava presto. Volevo che sapesse che anche io ho sempre patito il momento del distacco e che sono sopravvissuta. FiglioPig, a differenza mia, ha smesso in fretta in piangere.
Della scuola materna ho comunque parecchi ricordi, alcuni nitidi, altri meno.
Mi ricordo ad esempio quando uscivamo a giocare in giardino, nei tubi di cemento o nella sabbiera (... entrambi banditissimi ora!!). Io adoravo fare il "cioccolato" sfregando il tacco della scarpa nella terra e preparavo gustose coppette di gelato.
Mi ricordo di quando andavamo a fare il riposino, sui materassini per terra, con le lenzuola e la copertina che portavamo da casa.
Mi ricordo quando la maestra ha cercato di spiegarci cosa era successo a Chernobyl e che non potevamo più mangiare insalata e pomodori.
Mi ricordo dello spettacolo dell'ultimo anno di materna e della mia tremenda paura di esibirmi.
Mi ricordo delle bandiere gialle usate in questo saggio, con il legno pitturato da noi e una stoffa gialla attaccata con dei chiodini.

I miei ricordi 0-6 anni più o meno sono tutti qua.
Non mi ricordo le vacanze, non mi ricordo i momenti con la mia famiglia, non mi ricordi i Natali, non mi ricordo le merende, non mi ricordo le coccole.
Non dico che tutto questo non ci sia stato, ma io non lo ricordo.

Spero che questo blog serva ai miei figli per ricordare questi anni. Nei prossimi giorni cercherò di scrivere di più sulla loro quotidianità, su quello che amano fare, su quello che dicono, su quello che cantano, su quello che sono. Perchè ho paura che anche io lo dimenticherò presto.



lunedì 4 marzo 2013

Un'amica a casa

Oggi è successa una cosa che mi ha sorpreso: è venuta una bimba a giocare a casa nostra e per la prima volta è stata la "piccola" di casa la principale protagonista, anzichè suo fratello maggiore.
Ora cerco di spiegarmi meglio...
Finora tutti i bimbi che sono venuti a giocare a casa nostra o erano compagni di asilo di FiglioPig oppure figli di nostri amici, ma in entrambi i casi hanno sempre giocato ed interagito quasi esclusivamente con FiglioPig, il più grande,  mentre FigliaPig, ancora relativamente piccola, rimaneva in "secondo piano", ai margini dei loro giochi.

Img presa dal web
Oggi pomeriggio, mentre rientravamo a casa, abbiamo incontrato nell'androne del palazzo la nostra portinaia, che, contrariamente a quanto si possa immaginare, è una ragazza giovane con due bimbe piccole (una di 4 anni appena compiuti e l'altra di 10 mesi). Spesso quando ci incontriamo, io e la portinaia ci perdiamo facilmente in chiacchiere (potete immaginare, una portinaia di vocazione - io - con una portinaia vera!!!) e FiglioPig inizia a giocare con la bimba più grande, che chiamerò MikyFox. Dato che loro abitano proprio al pian terreno, è anche capitato che FiglioPig finisca - non si sa come - in casa loro a giocare con i giochi di MikyFox; così, oggi, tra una chiacchiera e l'altra di noi mamme e una corsa e l'altra dei bimbi, abbiamo invitato MikyFox a giocare da noi. La mamma non poteva venire perchè doveva ancora finire di lavorare (ha un'ora di pausa a metà pomeriggio giusto per andare a recuperare le figlie), ma la bimba, sebbene non ci conosca poi così bene, ha subito acconsentito a venire da sola.
Img presa dal web
Una volta a casa è successo il "fatto strano". Sebbene anche durante gli incontri nell'androne, MikyFox e FiglioPig abbiano sempre giocato bene, una volta a casa non sono riusciti a trovare qualcosa che li coinvolgesse entrambi. FiglioPig le mostrava i suoi giochi preferiti, ma lei non era affatto interessata e in breve ha iniziato a giocare e interagire proprio con FigliaPig che aveva già tirato fuori il servizio da thè, Minnie, Hello Kitty, ecc. E alla fine, per tutto il pomeriggio, MikyFox ha giocato con FigliaPig, ma non come la bambina grande che fa la mammina alla piccola, ma proprio come due bambine "alla pari". Per dire, hanno giocato insieme anche all'Allegro Chirurgo, che è da sempre una passione di FigliaPig!! FiglioPig è rimasto in disparte e ha giocato da solo, inizialmente anche un po' offeso per la "nuova situazione". Io cercavo di spronarlo ad unirsi a loro, ma evidentemente era una situazione così nuova da spiazzarlo e smorzare la sua innata affabilità.
Per fortuna, verso la fine del pomeriggio, FiglioPig è riuscito poi a lasciarsi coinvolgere dal duetto MikyFox e FigliaPig, ma su questo non avevo troppi dubbi. FiglioPig ha tanti difetti, ma sicuramente tra i suoi miglior pregi c'è la capacità di giocare con tutti ed adeguarsi facilmente ad ogni "tipo" di bimbo. So che a scuola passa con facilità dal giocare a "mamma e bambino", "marito e moglie" e simili con le sue compagne al giocare a Spiderman, a BenTen o ai dinosauri con i suoi amici.
La vera novità dunque è stata FigliaPig: per la prima volta ha giocato con una bimba "estranea" e più grande, per la prima volta è stata lei ad avere un'amica con cui giocare a casa.

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