venerdì 28 gennaio 2011

Come un sub

Chiaramente me la sono proprio andata a cercare dichiarando che FiglioPig non si ammalava da mesi. E infatti si è ammalato. E chiaramente ha contagiato anche me e la sua sorellina. Perciò è stata una settimana di inferno tra catarro, tosse, antibiotici, lavaggi nasali, urla, pianti e vomito. Sola durante il giorno, unica consolatrice ammessa durante la notte, malandata a causa dell'influenza, con un bimbo isterico da gestire e una bimba piccola che non era più tanto tranquilla.... vi giuro che in certi momenti ho fortemente desiderato di sparire all'istante dalla faccia della terra. Volevo morire, davvero. Mi sentivo proprio sul fondo e non mi interessava risalire. Come quando tanti anni fa, in un'immersione subacquea, guardando in alto, ho visto talmente tanta acqua sopra di me da essere assalita dal panico.
Non è che ora sia proprio a galla, anzi... diciamo che se prima ero a 30 m sotto il livello dell'acqua, adesso sono a meno 15 m. Piano piano si risale, cercando di compensare la pressione per non farsi esplodere le orecchie.

3 commenti:

  1. risalire non è una passeggiata, due figli malati da accudire con il poco sonno e la clausura che ne comporta...hai ragione, ma tra qualche giorno questa settimana di influenza sarà già un ricordo! un abbraccio!

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  2. A volte sparire sembra l'unica soluzione possibile per la sopravvivenza ;)

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