lunedì 9 luglio 2012

Piscina: primo e secondo figlio

MammaPig e FiglioPig
in una delle prime lezioni di acquaticità
(novembre 2009)
FiglioPig ha iniziato acquaticità con me intorno ai due anni. Purtroppo prima non è stato possibile a causa dei suoi frequentissimi malanni al nido. Quando, dopo ben 2 ricoveri ospedalieri, abbiamo deciso di tenerlo a casa per i mesi invernali, abbiamo pensato che fosse il momento giusto per iscriverlo finalmente a nuoto. Il pediatra ci diede il suo benestare: d'altra parte le malattie se le prendeva al nido, ma stando a casa era sano come un pesce. FiglioPig aveva quindi 2 anni, eravamo appena stati al mare e conosceva benissimo l'acqua e la piscina, perciò -a parte la primissima titubanza iniziale- si è ambientato in fretta, adorava sguazzare e si divertiva, con il salvagente, a muovere le gambette per spostarsi in ogni direzione. L'unica cosa che non apprezzava erano le immersioni: FiglioPig non riusciva per istinto a chiudere la bocca e ad ogni esercizio beveva tantissima acqua, con conseguenti conati di vomito, versacci e pianti. Nonostante ciò, con pazienza, perseveranza, costanza e cercando soprattutto di non spaventarlo eccessivamente, FiglioPig ha preso bene confidenza con l'acqua e -verso la fine del corso- ha imparato a tuffarsi e ad immergersi senza bere. Che soddisfazione! A quel punto la parte più divertente della lezione di nuoto erano diventati i tuffi a bomba o lo scivolo che finiva direttamente in acqua!! FiglioPig aveva imparato a chiudere la bocca.
Poco dopo il compimento dei 3 anni, ovvero quando lui sarebbe dovuto passare dal corso di acquaticità al corso con l'istruttore, è nata FigliaPig perciò abbiamo deciso di sospendere la piscina. Pensavo che FiglioPig non fosse pronto ad affrontare nel giro di un mese il primo anno della scuola materna (=lacrime disperate ogni mattina), la nascita della sorellina e il corso di nuoto da solo.... Mi sembrava troppo e poi era un grosso ostacolo anche l'organizzazione logistica, perciò abbiamo deciso di lasciar pedere. Dopo un anno "all'asciutto", l'estate successiva al mare ci sono voluti un po' di giorni per fargli prendere nuovamente confidenza con l'acqua, ma alla fine era tornato di nuovo a tuffarsi e a giocare nell'acqua come quando era piccolo.
Così, lo scorso settembre, a 4 anni, FiglioPig ha ripreso a fare nuoto. E' sempre stato contento, mai un capriccio o una giornata in cui diceva che non voleva andare in piscina. Non sa ancora nuotare, nel senso che senza salvagente o cintura apposita dopo qualche "bracciata" inizia a inabissarsi, però con un sostegno riesce a fare le sue vasche avanti e indietro (in modo un po' buffo e scoordinato!!) e adora immergersi e fare i tuffi a bomba. L'istruttore lo lancia proprio dal bordo della piscina e lui si diverte come un matto.

Con FigliaPig siamo riusciti ad iniziare un po' prima, a 18 mesi, approfittando della primavera. Il primo impatto è stato disastroso. Nonostante ci fossimo sia io che FiglioPig, ha iniziato a piangere già negli spogliatoi. Spaventata. Per fortuna, facendogli vedere che anche noi mettevamo il costume e la cuffia, sono riuscita a preparare anche a lei. Poi FiglioPig è andato nella sua corsia con l'istruttore e noi siamo andate nella vasca dell'acquaticità. FigliaPig ha urlato e pianto per i primi 15 minuti e ogni volta che si avvicinava l'istruttrice per chiedermi come andava FigliaPig riaccendeva la sirena. Poco per volta si è poi tranquillizata e ha iniziato ad apprezzare anche lei questo nuovo "gioco". Ad ogni successiva lezione, i minuti di pianto iniziali sono diminuiti drasticamente, fino a scomparire del tutto. Adesso si gode la lezione ed è fin troppo a suo agio: sembra essere in un centro benessere più che in piscina! Si fa trasportare da me in giro per tutta la vasca e non si azzarda a muovere un solo muscolo! E' in relax. Quando le metto il salvagente è talmente rilassata che se non la tengo dritta si ribalta in avanti!! Io e l'istruttrice tentiamo di farle muovere i piedini, ma lei rimane impassibile. E' quasi comica!
In compenso però lei è una campionessa di immersione: già dalle prime lezioni ho provato ad immergerla e lei automaticamente ha chiuso la bocca e non ha bevuto nulla. Da allora riesce sempre bene in tutti gli esercizi di immersione: tanti tuffi, il "lancio" sott'acqua facendola passare sotto vari ostacoli, lo scivolo che finisce in acqua ...  insomma esattamente tutti quegli esercizi che terrorizzavano FiglioPig. E per me, che ero abituata a lui e alle sue colossali bevute, continua ad essere una sorpresa vedere come va sott'acqua in modo così istintivo e naturale.

Insomma, come al solito due figli e due storie a sè. Ma per fortuna la piscina sembra piacere molto ad entrambi, anche se inizialmente entrambi hanno avuto le loro difficoltà da superare e probabilmente ne incontreranno ancora. Speriamo che la piscina continui ad appassionarli anche quando saranno un po' più grandi!

1 commento:

  1. che brava che sei stata a portare i bimbi in piscina
    io con la mia non ce l'ho fatta... sarà che a me la piscina inquieta a prescindere?

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