mercoledì 27 febbraio 2013

Una mattinata al nido

Sto attraversando un periodo un po' spento della mia vita.
Sono demotivata, apatica, moscia, passiva.
So che in buona parte questo mio stato d'animo è legato al lavoro. Dopo aver lavorato a ritmi abbastanza serrati per tutto novembre e dicembre, da gennaio le attività sono crollate ed il mio umore con loro.
In realtà nel mio lavoro questa situazione è abbastanza frequente: sono una consulente nell'ambito informatico, lavoro su dei progetti e spesso la fine di un progetto non coincide immediatamente con l'inizio di un altro. In questi periodi di transizione ho sempre qualcosina da fare, non è che mi giro proprio i pollici, però comunque non ho obiettivi stimolanti e io subito mi deprimo. Cado in questo stato di apatia e indiffernza, senza nemmeno rendermene conto. Inizio a farmi seghe mentali, a pensare di aver sbagliato lavoro, anzi a pensare che forse farei meglio a licenziarmi e a stare a casa, che tanto per venire in ufficio a fare queste due cose non ne vale la pena. Sono insoddisfatta, insomma. Poi magari dall'oggi al domani parte il nuovo progetto (senza preavviso, come sempre!!) e tutti questi pensieri svaniscono all'istante.
Ma per il momento il nuovo progetto ancora non è partito e io sono qui, indifferente al mondo.

In questo stato, l'unica cosa che mi rende "viva" sono i miei bimbi. E allora mi concentro su di loro e cerco di confinare la mia apatia e demotivazione alle ore lavorative. Quando esco dall'ufficio poi corro a prenderli, me li strapazzo di baci, chiacchieriamo, giochiamo e finalmente VIVO!

Con questo stato d'animo ho deciso di aderire ad un'iniziativa dell'asilo nido di FigliaPig: le educatrici invitavano i genitori e i nonni a partecipare ad una giornata al nido, proponendo un'attività da fare insieme ai bambini.
Subito hanno aderito tanti nonni che a turno, secondo un calendario ben preciso, hanno trascorso la mattinata insieme alla classe, facendo fare la pizza, la pasta oppure delle polpettine. Tutti ovviamente seguendo la loro personalissima e segretissima ricetta regionale! Questi laboratori di cucina con i nonni sono stati molto apprezzati dai bambini, anche solo per la novità di avere un ospite speciale in classe.

Io non ho particolari abilità nè ricette familiari da condividere, ma mi piaceva molto l'idea di trascorrere una mattinata con i bimbi, per vedere quello che fanno, come si comportano fra di loro, quali sono i rituali e le dinamiche e soprattutto come si comporta FigliaPig. E' vero che facendo l'inserimento di due figli tante cose sul nido le sapevo già ma quest'esperienza mi ha fornito un punto di vista diverso. Innazitutto per l'età dei bimbi. L'inserimento l'ho fatto quando i miei figli ancora non sapevano gattonare, non sapevano ovviamente parlare ed erano piuttosto indifferenti agli altri bimbi. La classe era quella dei "lattanti". Ora invece FigliaPig ha 2 anni ed è nella classe dei "divezzi": tutto un altro mondo davvero!!! Quei bambolottini cicciotelli, così tranquilli e carini, tanto che io scherzavo con le maestre dicendo che sembravano dei bambini "di cartone", delle controfigure, da quanto erano immobili e silenziosi sul loro tappeto gioco, si sono trasformati in belve urlanti, correnti ed arrampicanti!! La classe dei divezzi durante il gioco libero è un girone dell'inferno! E mi sono resa davvero conto di quanto siano brave le maestre a riuscire comunque a tenere tutto sotto controllo, a sedare risse e litigi, a consolare, a pulire nasi gocciolanti, a patteggiare, a giocare, a coinvolgere e incredibilmente a divertirsi. Tutto contemporaneamente. Io dopo 5 minuti avevo un livello di stress raggiunto solo durante la maturità. Loro, le maestre, erano sorridenti, pazienti e accoglienti. Perfette.
Un altro aspetto diverso, rispetto all'inserimento, era proprio che non era più l'inserimento! FigliaPig era nella sua classe, con le sue maestre. Giocava con gli amici di cui mi parla sempre e con le maestre a cui per gioco telefoniamo di continuo quando siamo a casa. Durante l'inserimento FigliaPig era sempre arpionata a me, quindi non l'ho mai vista mettersi in fila per andare in bagno o fare i gesti di una canzoncina (a parte che sarebbe stata troppo piccola per farlo!). Quindi in questa occasione ho cercato di farla stare sempre insieme agli altri bimbi, anche se c'ero io e lei, confortata dal fatto che le avevo detto che sarei rimasta comunque tutta la mattina e che poi sarebbe venuta a casa con me, ha accettato di buon grado questa cosa e non ha preteso di stare in braccio o esclusivamente con me per tutto il tempo.

Immagine liberamente presa dal web!!
(ma incredibilmente simile a quello che abbiamo fatto noi)
E così, dopo una piccola colazione e un giro in bagno per la pipì, abbiamo iniziato il nostro laboratorio di pittura in cui tutti i bimbi (me compresa!) avevano la possibilità di spennellare su un foglio bianco appeso al muro. FigliaPig ha dipinto sul suo foglio tranquilla, come tutti gli altri, come se non ci fossi. E' stata bravissima! Poi una volta finita la nostra opera d'arte individuale, su di un foglio pulito ne abbiamo fatta una a due mani.... è davvero bello pasticciare con le tempere! L'ho fatto troppo poco quando ero piccola.

Durante quest'attività però è successo di tutto!* E di nuovo il mio livello di stress è salito alle stelle, mentre la maestra aveva un aplomb invidiabile! Solo per dirvene alcune, c'era una bambina che continuava a dipingersi la faccia con il pennello stracarico di tempera, rimpiendosi ogni interstizio, specialmente occhi e naso. E più veniva pulita e gentilmente rimproverata e più lei con disinvoltura, senza farsi vedere, si riempiva di nuovo tutta. La tempera a cucchiate in faccia. Non ho contato le volte in cui è stata pulita e le volte in cui si è impiastricciata di nuovo. Io stavo male, avevo la tachicardia!!! Ero prossima alla morte!!
Immagine liberamente presa dal web!!

Un altro bambino continuava a prendere la tempera e a mangiarla, un po' con il pennello e un po' direttamente con le mani, che si faceva prima. Un'altra bimba ha colorato l'unico pezzo di muro non coperto dai fogli. Un'altra si dipingeva per bene le mani e l'avambraccio!! Era tutta blu e ci ha messo così tanto colore che poi, nonostante i ripetuti lavaggi, è rimasta con la pelle colorata... una Tuareg del nido.
Dopo il laboratorio e l'opportuno lavaggio/cambio, c'è stato il pranzo. Devo dire che i bimbi hanno mangiato proprio bene, da soli (aiutati solo quando era necessario), composti, finalmente tranquilli e in silenzio (dato che erano tutti impegnati a mangiare!!!) e senza usare impropriamente il cibo (mi aspettavo lanci di cibo o cose simili, invece sono stati tutti bravissimi).
A fine pranzo, qualche canzoncina tutti insieme, ancora seduti a tavola per aspettare chi mangia un po' più piano.
Noi a quel punto siamo andate vie e non so se era più cotta FigliaPig oppure io.
Arrivate a casa, siamo sprofondate in un sonno profondo.

Che fatica andare all'asilo nido!!!!!!!!



*Disclaimer:
al nido usano tempere atossiche, apposta per bimbi così piccoli che amano "sperimentare"!

venerdì 8 febbraio 2013

Di feste e responsabilità

Oggi ho mangiato da sola in pausa pranzo, nel solito baretto.
Accanto a me c'era un tavolo con 4 donne, tutte colleghe fra loro, che chiacchieravano del più e del meno. A un certo punto, sento parlare di bambini e allora, per deformazione "professionale" inizio ad ascoltare....
"Eh no! perchè anche queste mamme che non hanno niente da fare e organizzano sempre feste!!! Che poi fanno passare noi per quelle che non fanno mai nulla!! Pensa che una mamma ha organizzato un pullmino per portare i bimbi, dopo la nanna, a una festa che ha organizzato lei per carnevale in un centro gioco. E poi dovevi andarti a riprendere il bimbo alle 19. Eh no, eh! Io alla mia ho detto che non ci andava, che poi non sapevo come andarla a riprendere."

Ma la gente quanto è stronza?! No, perchè magari quella che ha organizzato la festa, non è che non ha niente da fare, ma magari voleva fare una cosa carina per i bimbi.... ha organizzato persino il pullmino, dovevi solo pensare a riprendere il bimbo alle 19! Io la ringrazierei di cuore, una mamma così!!! Le volevo chiedere il recapito, così ci mandavo i miei figli alla festa e in quelle 2 ore mi facevo un bagno caldo!!!!

Se non riesci ad organizzarti o per altri mille motivi non vuoi mandare tuo figlio alla festa, va bene, dici di no, ringrazi, ma non insulti questa mamma che si è sbattuta per organizzare il tutto.
Anzichè apprezzare e ringraziare chi ha spirito organizzativo, lo si denigra perchè ci fa sfigurare.
Che poi, se non fai nulla, ti insultano perchè magari sei a casa e non organizzi nulla!
Qualsiasi cosa tu faccia, ci sarà sempre il rompicoglioni che criticherà quello che hai fatto!
Sì, la gente è proprio stronza.

Una cosa del genere è successa anche nella classe di FiglioPig per le feste di compleanno:

FASE 1 - festa privata
Qualche genitore ha organizzato la festa di compleanno per il proprio figlio invitando solo gli amici del cuore e immediatamente, alla prima riunione, la maestra ha fatto presente che alcuni genitori si erano lamentati perchè i bimbi non invitati si erano sentiti tagliati fuori (dato che i bimbi invitati giravano allegramente per la classe, dicendo che sarebbero andati alla festa di Tizio!) e perciò aveva chiesto gentilmente di invitare sempre tutta la classe.

FASE 2 - festa di classe
Sono quindi partite le "feste di classe", in cui gli inviti venivano messi a tappeto in tutti gli armadietti.
Tempo qualche mese e sono partite le lamentele, rivolte direttamente alla direttrice della scuola. "Basta con tutti questi inviti, ci mettono in difficoltà, non possiamo partecipare a tutte queste feste e i bimbi ci rimangono male e noi non possiamo permetterci di fare una festa e mio figlio vuole farla come gli altri". E così la direttrice ha VIETATO di mettere inviti di compleanno negli armadietti.

FASE 3 - festa clandestina
Adesso siamo nella fase "festa clandestina": il genitore del festeggiato fa degli appostamenti in corridoio per dare di nascosto l'invito ai genitori degli invitati, cercando di non farsi cogliere in flagranza di reato.


Considerazione:
secondo me questi genitori non hanno semplicemente le palle di prendersi le proprio responsabilità e dire NO ai propri figli. Non vuoi o non puoi portarli all'ennesima festa di compleanno? Gli dici NO, anche a noi capita di ricevere mille inviti, ma non sempre si riesce a fare tutto e allora si dice NO, lo si spiega ai propri figli, ma non si deve dare la colpa a chi fa l'invito!!! E' questo che mi da' fastidio.... dare la colpa agli altri, per non assumersi le proprie responsabilità, per non avere il coraggio di dire "NO" per paura di passare come "cattivi" di fronte ai propri figli.
Lo trovo veramente infantile.

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